Il sindaco Pinuccio Calabrò ha emesso un’ordinanza sindacale relativa all’adozione di misure di salvaguardia del territorio comunale e alla prevenzione di incendi boschivi e di interfaccia. Il ricordo ancora ben nitido dei roghi che l’estate scorsa devastarono le colline barcellonesi – e che fortunatamente non causarono vittime- ha indotto il primo cittadino a precorrere i tempi e ad allertare i cittadini, in particolare i proprietari di terreni agricoli- sulle norme da rispettare. L’ordinanza sindacale vieta, dal 15 maggio al 31 ottobre prossimi, in prossimità dei boschi e dei terreni cespugliosi ricadenti nel territorio comunale, di accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare fornelli inceneritori che producono faville, ma anche semplicemente fumare o compiere qualsiasi operazione che possa creare pericolo immediato di incendio nei boschi e nelle aree interessate dalla presenza di cespugli, erba secca, macchia mediterranea e sterpaglie. Sarà altresì vietato ardere materiale erbaceo, usare fuochi d’artificio in occasione di feste e solennità in aree diverse da quelle appositamente indicate ed autorizzate. Inoltre, entro il 15 maggio, tutti i proprietari, affittuari o coloro che, a qualsiasi titolo, utilizzano fondi lungo le strade ricadenti nel territorio comunale, avranno l’obbligo di tenere i terreni sgombri da erbe, ramaglie, foglie secche o altre materie combustibili per almeno 20 metri dalle banchine. Suddetti terreni andranno messi a nudo e andranno tagliati siepi, rami ed erbe che si protendono sullo stesso. I residui di queste opere di pulizia dovranno essere rimossi immediatamente per essere depositati, all’interno della propria proprietà, ad almeno 100 metri dalle banchine. Analoghe disposizioni dovranno essere perentoriamente rispettate da coloro che a qualsiasi titolo utilizzano terreni a meno di 20 metri da edifici pubblici, scuole, ospedali, case di cura, strutture ricettive, linee e stazione ferroviaria, linee di trasmissione energetica, telefonica ed idrica. I terreni non dovranno solo essere puliti, ma mantenuti in condizioni di sicurezza fino a tutto il 31 ottobre, impedendo il proliferare della vegetazione spontanea che potrebbe determinare cause d’innesco e di propagazione di incendi. Al di là di eventuali responsabilità penali, le violazioni delle norme dell’ordinanza, che anche solo potenzialmente potrebbero causare l’innesco di un incendio, saranno punite con un’ammenda pecuniaria da 1.032 a 10.329 euro. La violazione delle altre norme sarà punita con l’irrogazione di una sanzione pecuniaria fino a 500 euro.